BIM, la guida redatta dagli Architetti

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Si chiama “BIM Bang” ed è la guida che il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) ha messo a disposizione dei progettisti alle prese con la rivoluzione digitale dell’ambiente costruito.

BIM, la trasformazione epocale

Nei prossimi anni, sostiene il Cnappc, assisteremo a una profonda trasformazione dei processi di progettazione realizzazione e gestione dell’ambiente costruito. Si passerà da un’impostazione prevalentemente analogica a un’altra in cui i nostri processi decisionali, per l’intero ciclo di vita degli immobili e delle infrastrutture, saranno determinati e guidati da dati digitali.

Analogico e digitale, secondo il Cnappc, non sono solo modalità differenti per tradurre grandezze fisiche, ma costituiscono diversi sistemi culturali. Il passaggio da una impostazione analogica ad una digitale si inserisce in un fenomeno più grande, conosciuto come “Quarta Rivoluzione Industriale”.

Secondo il Cnappc, il BIM è un tassello della grande rivoluzione digitale del settore delle costruzioni e non rappresenta l’equivalente del passaggio da disegno manuale a CAD, avvenuto negli anni Novanta. Oggi, spiegano gli Architetti, la trasformazione non riguarda solo gli strumenti di rappresentazione, ma riguarda tutti i processi di produzione, gestione e fruizione dell’edificio e della città.

BIM per l’ottimizzazione dei processi

Il Cnappc sottolinea che il settore delle costruzioni sconta un ritardo nella adozione di soluzioni e tecnologie innovative, dovuto proprio all’impossibilità di disporre di un prototipo. L’uso della prototipazione virtuale durante la fase di sviluppo di un prodotto è stato finora ostacolato, nel settore delle costruzioni, da alcuni limiti oggettivi quali: risorse computazionali costose, scarsa integrazione degli strumenti software

In questo contesto, il Cnappc afferma che il BIM non è un software né una tecnologia ma un metodo per l’ottimizzazione dei processi.

Un modello BIM, si legge nel documento del Cnappc, è una repository digitale centralizzata di informazioni relative agli aspetti fisici e funzionali di un progetto. La repository di tali informazioni computabili si evolve lungo il ciclo di vita del progetto. La tecnologia ICT, su cui si fonda la metodologia BIM, ha un orientamento di tipo object-based (cioè basata sugli oggetti). In sintesi, il metodo BIM può essere considerato una raccolta di oggetti “smart” in un database “intelligente”.

La guida scende inoltre nel dettaglio, spiegando ai neofiti il funzionamento del metodo e le nuove figure professionali richieste dal mercato, come BIM Manager e BIM Coordinator.